mercoledì 21 marzo 2012

Bobby Fischer è morto

18/1/2008


Il più grande genio scacchistico di tutti i tempi è morto in Islanda dove viveva da alcuni anni. Ora finalmente, dopo aver battuto prima sulla scacchiera e poi sul web i più celebri giocatori, potrà coronare il suo sogno di sfidare gli dei e saranno incontri memorabili.
Gli scacchi gli debbono tantissimo, non solo per le tante novità teoriche da lui introdotte, ma per la diffusione nei mass media, letteralmente impazziti all’epoca della sfida per il titolo mondiale del 1972, quando detronizzò il detentore Boris Spassky, interrompendo una dittatura sovietica che durava da un’eternità.
In seguito nella sfida successiva, rifiutò di difendere il suo titolo per una ridicola ripicca e scomparve dalla scena nel momento in cui era ritenuto imbattibile. 
Comparve poi dopo un interminabile silenzio su internet con un nome di fantasia e si sparse la leggenda di un avversario che nessuno riusciva a vincere, nemmeno i più abili grandi maestri.
Negli ultimi anni viveva lontano dagli Stati Uniti, che avevano addirittura spiccato contro di lui un mandato di cattura per non aver rispettato l’embargo verso la Serbia, dove si era svolta, con la sua vittoria, la rivincità del match del secolo. In Giappone venne rintracciato ed arrestato, trascorrendo in prigione vari giorni. Un episodio vergognoso e liberticida che ricoprì di ridicolo e di ignominia il paese natale.
Negli ultimi tempi il suo aspetto fisico era divenuto irriconoscibile, ma la sua mente era sempre lucidissima.
Addio Bobby tutti gli scacchisti non ti dimenticheranno mai e serberanno nella memoria il tuo volto spavaldo quando, giovanissimo, infliggesti una sonora batosta ai saccenti maestri dell’est.

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