mercoledì 28 marzo 2012

Le brune surclassano le bionde

21/7/2009

Cambia il gusto in tutto il mondo

Questo inverno una serie di trasmissioni televisive  dal Bagaglino di Roma mettevano a confronto, in una gara all’ultimo televoto, un gruppo di procaci soubrette brune, capitanate da Pamela Prati, contro una squadra di bionde, guidate dalla supermaggiorata Valeria Marini.
Le fanciulle, oltre ad esporre generosamente le proprie grazie, si esibivano in canzoni, spogliarelli, danze e brevi recitazioni ed alla fine di ogni puntata i telespettatori decidevano chi avesse prevalso. Stranamente la palma del vincitore spettava quasi sempre alla equipe delle more, sfatando un antico pregiudizio che, non solo gli uomini preferivano le bionde, ma anche che il colore platinato fosse il prescelto dalle stesse donne.
Evidentemente il processo di meridionalizzazione del mondo con ispanici alla conquista dell’America e l’Africa in marcia verso l’Europa ha rimescolato le regole dell’appeal, al punto che il colore di moda per la chioma delle donne di tutte le età non è più il biondo cenere o il biondo miele, bensì il castano e  lo scuro con tonalità di mogano o corvino.
Icone della bellezza muliebre, che hanno fatto sognare milioni di uomini ed alle quali le donne cercavano disperatamente di somigliare, vanno in soffitta, nonostante rispondano a nomi leggendari come Marilyn Monroe o Brigite Bardot e Catherine Deneuve e con loro scompare la moltitudine di imitatrici, che  nei quartieri periferici delle città di tutta la terra facevano del biondo taroccato un pass partout per salire di livello nella società.
La sudditanza verso un modello cromatico importato da Hollywood tramonta definitivamente e lascia il campo ai capelli neri, possibilmente lunghi, ricci e vaporosi come quelli delle donne del sud, stanche di dover ricorre a colorazioni forzate per piacere ai loro uomini. Le signore e signorine di Posillipo e del Vomero finiranno di giurare di discendere dai normanni e dagli svevi e tanti coiffeur alla page dovranno cambiare la tavolozza delle loro tinture.
Addirittura pare che la stessa  bambola Barbie, bionda per antonomasia, sia diventata nera influenzando i gusti e le scelte delle future generazioni

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