giovedì 22 marzo 2012

Una difesa politically scorrect

31/7/2008




Un ginecologo napoletano, tale Luigi , passerà al fresco (40° all’ombra) questa estate a Poggioreale e rischia da 5 a 10 anni di galera, per via di una signorina che lo accusa di averla coercita psicologicamente e, in cambio di uno sconto sulla parcella, invitata a consumare frettolosamente un’unione carnale di tipo vaginale (parole dell’ordinanza di custodia cautelare) prima di cominciare una procedura chirurgica.
Voglio dare per scontato che la coniuctio sia avvenuta, ovviamente con la donna consenziente per quanto coercita, nonostante numerose circostanze, che saranno vagliate dai giudici, inducono a pensarla diversamente: assenza di denuncia e ritorno dallo stesso medico, dopo anni, per una nuova prestazione, speriamo solo sanitaria.
Decine di amici commercianti, soprattutto di abiti, borse ed affini, mi hanno sempre raccontato che ogni giorno nei loro negozi si presentano signore e signorine, le quali dopo aver provato il capo d’abbigliamento, chiedono candidamente uno sconto intorno all’80-90% del prezzo, in poche parole lo vorrebbero quasi gratis.
Sono richieste indecenti, ma se il negoziante lo ritiene opportuno e la signora è piacente e disinibita, si risolvono con una breve sosta nel retro bottega, qualche repentino movimento di anca o meglio ancora un accurato titillare sincrono di lingua e bocca e voilà, affare fatto.
Nessuno credo avrà niente da replicare, salvo forse la moglie del commerciante, la cliente è contenta del cospicuo sconto ed il proprietario della merce per lo sfizio di pochi minuti, anche se pagato 100 o 200 euro, avrebbe certamente pagato di meno una puttana, ma si tratta di una signora per bene… e vi è un inevitabile sovraprezzo.
Ritorniamo al caso precedente del dottor Luigi: la sua particolare veste di sanitario gli impone categoricamente un comportamento austero ed eventuali trasgressioni saranno e dovranno essere severamente sanzionate dall’ordine dei medici, severo custode del codice deontologico, anche con la radiazione dall’albo, ma che centra il codice penale?
Viceversa l’articolo 609 comma bis, pare sia un reato esecrabile ed ancora più grave dell’omicidio ed altre quisquiglie del genere, infatti il recentemente provvedimento di indulto, che coprirebbe in gran parte la pena per il fattaccio, avvenuto alcuni anni fa, non include tele reato tra quelli previsti.
Omicida si
Coercitore psicologico no
Potrebbero sembrare discorsi da misogino ed anti femminista, ma provengono da un pulpito che ha molte frecce al suo arco per essere assolto, con formula piena, da tale accusa. Potrei chiamare a testimoniare le decine di migliaia di pazienti, che in tanti anni di professione mi hanno dato la loro fiducia incondizionata o le altrettanto numerose lettrici dei miei libri, in particolare quelli che esaltano il fascino muliebre. 
Non tengo naturalmente conto di tutte quelle che mi hanno offerto, in tempi e luoghi diversi, il favore delle loro grazie, per non arrecare un immeritato sgarbo a mia moglie, la migliore tra le donne, eppure ha scelto me per condividere gioie e dolori. 
Un’ulteriore dimostrazione dell’attrazione fatale che esercito sul gentil sesso è fornita dalle continue richieste di interviste, non solo da parte di giornaliste vip del Corriere o della Repubblica, ma da anche da redattrici di riviste e televisioni locali.
Sempre profumate ed eleganti scelgono per immortalare le nostre conversazioni luoghi ameni come una sala da the o il bar di una libreria a la page.
Di recente anche le gentili signore della Procura volevano un’intervista, anzi più volgarmente un interrogatorio, tenutosi questa volta in un luogo molto squallido e per essere certe che fossi puntale, hanno ritenuto di farmi prelevare, alle prime luci dell’alba, da una dozzina di baldi giovanotti della Benemerita, distogliendoli, è solo il mio sommesso parere, da compiti più utili per la collettività e più in linea con i loro compiti istituzionali.
La mia vicenda è trascurabile, a differenza di quella del mio collega, trovatosi nelle maglie di una Giustizia, che sembra concepita ed amministrata da donne, mentre ancora, forse per poco, nelle nostre austere aule giudiziarie troneggia la scritta:”La legge è ugale per tutti”.

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