giovedì 29 marzo 2012

Vizi privati e pubbliche virtù

12/8/2009


Tre episodi apparentemente isolati, avvenuti nell’arco di poche ore, dimostrano in maniera inconfutabile l'incertezza del diritto che regna in Italia e soprattutto le difficoltà incontrate dai giovani che vogliono appartarsi per scambiarsi effusioni senza dover spendere una cifra per adoperare una camera di albergo.
Il primo episodio avviene sulla collina di Posillipo al Parco delle Rimembranze, un posticino romantico scelto dalle coppiette in vena di peripezie erotiche nell’angusto spazio concesso dall’abitacolo di un’auto, dopo aver tappezzato i finestrini con vecchi giornali allo scopo di garantirsi un minimo di intimità. Entrano in azione gli agenti del locale commissariato, i quali, trascurando la repressione di ben più gravi reati, si dedicano per alcuni giorni ad elevare contravvenzioni ai rocamboleschi amanti: tariffe particolarmente salate fino a 311 euro, mezzo stipendio di un giovane precario.
Vicino Pomigliano d’Arco nello stesso tempo in cui si somministrano pesanti intimidazioni economiche alle focose coppiette, dei feroci rapinatori con un martello infrangono i vetri di un’auto dove due giovani stanno facendo l’amore e non contenti del provento economico della loro bravata decidono di approfittare della fanciulla, ma il fidanzato è un vigilante armato e nel tentativo di difendersi uccide i due delinquenti, applicando senza volere quello che dovrebbe essere un principio condiviso da tutti: la legittimità della legittima difesa.
Terzo episodio a Roma, dove la Suprema Corte di Cassazione pontifica in campo di morale sessuale un paradigma stupefacente, assolvendo un individuo, il quale,  con pervicace costanza palpeggiava le colleghe di lavoro, anche se unicamente con intenti ludici ed eventualmente per accrescere il bagaglio di conoscenze anatomiche, ma senza intenti libidinosi.
Per cui possiamo dedurre come la libidine sia la delicata linea di confine che demarca ciò che è lecito da ciò che è vietato: toccare la propria fidanzata è punibile, mentre approfittare delle grazie di colleghe bonazze, anche se non consenzienti è lecito, forse anche auspicabile, almeno secondo la giurisprudenza sancita dalla Suprema Corte.
Ogni commento è superfluo, mentre opportuno è un invito ai sindaci di tutte le città italiane: create dei parchi dell’amore, delle aree protette, eventualmente a pagamento, dove sia possibile appartarsi senza il rischio di guardoni, rapinatori e censori pubblici bacchettoni, potendo usufruire di calma e tranquillità, oltre a condom, zabaioni energetici e per i più attempati e deboli di reni muniti di prescrizione medica anche Viagra e Cialis in dosi necessarie.

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