domenica 25 marzo 2012

The Wrestler un patetico eroe

9/3/2009

Il cinema americano è da sempre una fabbrica di eroi, perché una società basata sulla competizione e sul merito ha un bisogno famelico di modelli positivi ed in questa ottica si colloca degnamente The Wrestler, lo struggente racconto di Randy, superbamente interpretato da Mickey Rourke, un lottatore imbolsito costretto per sbarcare il lunario a continuare a combattere oltre i limiti del tempo, operato di by pass, rischiando la vita. 
Quanto più l’eroe è bastonato, umiliato, abbandonato da tutti tanto più rifulge nell’immaginario del pubblico e Randy rappresenta il prototipo caro al sogno americano di chi ama la lotta e non vuole darsi mai per vinto. Ad ogni fotogramma si manifesta la denuncia dello spietato sfruttamento dei corpi a fini spettacolari, una caratteristica tipica delle civiltà decadenti e Roma con le sue truculente lotte tra gladiatori rappresenta un esempio lampante. 
Un destino incrociato a quello di Randy è quello di Marisa, la spogliarellista prostituta della quale si innamora ricambiato; anche lei per sopravvivere è costretta ad esibire il suo corpo disfatto, sul quale ha infierito crudele il tempo, ad un becero ed arrapato pubblico maschile di uno squallido night e deve sopportare i lazzi e gli sberleffi dei clienti che non la trovano più attraente. Sarà l’incontro di due anime e non di due corpi vittime di una pseudo cultura, che valuta gli individui come merce, ignorandone spudoratamente pensieri e sentimenti. 

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